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anna proserpio

Storia gentile dalla Basilicata

Fiori blu zafferano


A Lagonegro, un paesino della Basilicata, viveva una vecchietta che, ogni mattina, dopo aver messo sulle spalle il mantello di colore nero, con il suo asinello si avviava per strade sterrate e in salita, verso il campo che distava un po’ dal paese.

Il terreno del campo era argilloso e cretoso perché lì intorno non c’era acqua per poter irrigare.

Su una parte di quel terreno crescevano solo le patate e i fagioli con cui sfamava la sua famiglia o vendeva, insieme alle uova che producevano le galline nel pollaio che lei stessa aveva costruito.

Quando il marito della vecchietta morì una parte di quel terreno, dove crescevano le piante di zafferano, rimase incolto per circa vent’anni perché nessuno lo curava, anche se la vecchietta a volte ci andava per controllarlo. Un giorno, il figlio maggiore della vecchietta, non avendo da fare, andò per curiosità a controllare quel pezzo di terreno, e appena lo vide si commosse ricordando l’amore del padre per quel campo di zafferano, che da generazioni era della sua famiglia; perciò, promise a sé stesso che non l’avrebbe lasciato incolto e che si sarebbe inventato qualcosa.

Ne parlò con le sue due sorelle che subito condivisero l’idea e cominciarono a pensare ad una possibile soluzione, perché anch’esse legate alla loro terra d’origine.

Facendo le analisi, si scoprì che quel terreno era ancora adatto alla coltivazione dello zafferano, anche se erano passati molti anni.

Da quel momento i tre figli della vecchietta diedero nuova vita a quella parte di terreno che con dedizione e pazienza, divenne un grande campo di zafferano non solo per una produzione personale, ma anche per una vera e propria azienda agricola oggi conosciuta in tutta Italia.

Ci volle tanto tempo ma la soddisfazione e la gioia di vedere sbocciare i fiori di colore turchese e l’amore per quella terra sicuramente li ripagò per tutta la fatica e il sacrificio profuso.

E ora, mentre la terra continua a dar vita ai suoi tesori, il ricordo della vecchietta e della sua famiglia, è per noi un esempio di come l'amore per la terra e la gentilezza possano trasformare anche i terreni più aridi in campi fertili di speranza e successo.


A cura dell’I.C. “Luigi La vista” Potenza

Docente Sonia Sguazzo

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