“Ma noi siamo ancora cristiani? Certo, abbiamo radici cristiane, opere d’arte, la croce appesa al collo, facciamo le nostre novene, battezziamo i nostri figli. Ma come mai dopo 2000 anni di cammino dietro Gesù non abbiamo imparato veramente ad accoglierci? Qualcosa non sta funzionando nella nostra vita…”.
Così si è espresso l’arcivescovo Panzetta dopo la processione di circa cinquemila persone dietro una croce fatta con i resti del barcone.
L’arcivescovo e l’imam uniti dal dolore di una tragedia che si sarebbe potuta evitare se le leggi dell’uomo fossero state “umane”.
Ma come ha dichiarato L’Associazione Nazionale Magistrati:
“Nessuna norma potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose.”
Eppure…
A cura della Farfalla della Gentilezza
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