Michele Serra è stato il primo ad incoraggiare la nostra idea di realizzare nel 2014 una social community che avesse come obiettivo quello di provare a cambiare, ribaltare l'attuale paradigma della informazione che vede e vuole le buone notizie e le buone notizie, come notizie di serie B, tappabuchi, ancillari e subordinate alle notizie negative, ansiogene, depressive con cui ogni giorno i media ci seppelliscono. Senza pietà, senza rispetto del lettore e del telespettatore nonché della deontologia professionale dei giornalisti che vorrebbe che raccontassero tutte le cose del mondo, non solo la cronaca nera e negativa. Consideriamo Michele Serra una sorta di nostro padrino laico di cui abbiamo appena letto con piacere il romanzo Le cose che bruciano (Feltrinelli) e dal quale riportiamo un passaggio che ci riporta al tema della nostra sfida civile contro la informazione tutta al negativo contro cui abbiamo lanciato anche una petizione da leggere e firmare nella home del nostro sito associazionetbs.org la citazione è questa : "alle mie spalle, dentro casa, un notiziario sta sgranando il suo rosario quotidiano di catastrofi, tutto ciò che disordina il mondo però ben ordinato nella struttura a rullo delle news. Anche se azzero il volume e me ne esco in giardino, ho talmente introiettato la sequenza ossessiva delle cattive notizie che sento girare come un motore di fabbrica, quell'implacabile rotolo di violenze, sangue, guerre, scannamenti, arresti, processi, stupri, inframmezzato da uomini in cravatta e signore in tailleur.."
Cosa aggiungere alle parole del personaggio del romanzo di Michele Serra se non che è di tutti, oggettiva, urgente, necessaria la necessità di una svolta nel modo attuale di fare informazione tutto al negativo? Noi, come sapete, parliamo provocatoriamente di un Diritto alla informazione positiva paritaria nei media per noi cittadini cui corrisponde un Dovere dei giornalisti di non omettere o marginalizzare il racconto del tanto bene, bello e buono del mondo! La nostra petizione, indirizzata ai vertici della RAI e dell'Ordine dei Giornalisti chiede appunto più notizie positive nei media, almeno il 50%, perché non può esserci buona, utile, completa informazione senza il racconto anche delle buone notizie e delle buone pratiche, che sono molte. molte di più di quelle che i giornalisti vogliono vedere e sentono il dovere di raccontare e martellare. Come e più delle notizie negative. Vero Michele Serra?
Nel nostro sito trovate - e vi consigliamo vivamente di vedere - anche un video di Enrico Brignano sul tema delle Buone Notizie che sposa perfettamente il nostro pensiero, la nostra azione e la nostra petizione e provocazione civile con la quale vogliamo sollecitare un largo dibattito nella opinione pubblica e tra gli addetti ai lavori.
Tonino Esposito
Presidente Associazione Culturale The Bright Side
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