Sanxiao si sente in debito verso le generazioni future.
Eppure, uno potrebbe pensare che non abbia avuto molto dalla vita: durante il servizio militare per colpa di un’infezione Ma Sanxiao ha avuto gravissimi problemi alle gambe, culminati con l’amputazione della gamba Ma lui si sente a suo modo fortunato, perché lo Stato gli ha prestato i soldi per pagarsi due protesi e, grazie agli arti artificiali riesce a camminare, certo non come prima, ma almeno può muoversi.
Per questo ha cercato un modo per ripagare il bene ricevuto, e ha deciso di sdebitarsi con le future generazioni.
E quale può essere il modo migliore per mandare un messaggio nel futuro? Piantare un albero!
Ma lui non si è limitato a piantarne uno, ha fatto le cose in grande e sta piantando una foresta intera: dal 2000, quando ha iniziato la sua avventura, ha piantato ben 16.000 alberi. Con rigore e serietà tutti i giorni si sveglia all’alba e un seme alla volta scava le buche, innaffia le piantine, mette sostegni quando è necessario, le accudisce con amore, sapendo che il risultato dei suoi sforzi sarà goduto da chi verrà dopo di lui.
Un gesto di straordinaria gentilezza che, come di consueto, ha innescato un circolo virtuoso: perché un giorno qualcuno ha raccontato la storia di Ma Sanxiao in un video che è diventato virale in Cina. A quel punto tanti altri volontari, un po’ sognatori, un po’ idealisti, hanno raggiunto Ma Sanxiao sulla sua collina nei pressi del villaggio di Mayu, nel nord della Cina, per portare manodopera, attrezzi, ma soprattutto compagnia.
Ma Sanxiao nel frattempo ha superato i settant’anni, sa bene di non essere al massimo delle forze, ma ha dichiarato che continuerà a piantare alberi finché vivrà.
Perché come diceva Confucio, il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo migliore è adesso.
A cura della Farfalla della Gentilezza
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