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Immagine del redattoreTonino Esposito

Italia paradiso fiscale d'Europa!

In piena crisi sanitaria, economica e sociale da coronavirus il nostro Paese ha urgente bisogno di un nuovo patto sociale costituente fondato sulla fedeltà fiscale.

Si perché storia, numeri e fatti ci dicono che ad oggi la nostra Repubblica non è fondata sul lavoro, come vorrebbe l'articolo 1 della Costituzione, ma sulla evasione o infedeltà fiscale di almeno il 50% degli italiani. Quelli che hanno la possibilità e il privilegio di pagare le tasse con ritenuta non alla fonte ma a valle. Ciò che ci fa dire che in Italia la legge fiscale non è uguale per tutti. E i numeri lo dimostrano.

Il 44% degli italiani non presenta nemmeno una dichiarazione dei redditi. Il 24% paga zero euro di Irpef. Solo il 4% denuncia un reddito annuo lordo superiore ai 50.000€ mentre il 44% dichiara meno di 15.000€ sempre lordi!?

Cosa aggiungere? Che siamo il Paese più ricco in Europa per ricchezza dei privati e delle famiglie! Ricchezza privata che continua a crescere anche nel 2020 e supera i 4.000 miliardi di euro. Oggi il Fatto Quotidiano ha riportato in terza pagina nella sua edizione digitale questi dati ma nessun giornale o TG ad oggi ci risulta li abbia messi in prima pagina né tanto meno martellati tutti i giorni così da renderli noti a tutti gli italiani. Soprattutto a quelli sempre pronti a scendere in piazza per reclamare diritti e mai per esercitare doveri!

A quanto precede va aggiunto che siamo invece ed in gran parte a causa di detta colossale evasione fiscale da 110 miliardi e più all'anno, uno dei Paesi più indebitati del mondo!

Urge un'operazione verità ed onestà intellettuale da parte della nostra classe dirigente, politica, industriale, giornalistica.

Deve essere affermato il principio che chi può deve mettere e chi non può deve poter prendere.

Deve essere chiaro che occorre pagare tutti le tasse per poterle pagare tutti meno.

Deve essere introdotto, a nostro avviso, un principio per il quale chi non dimostra di aver pagato un minimo di tasse non deve aver accesso ai servizi pubblici a partire da Sanità e Scuola. Altro è il tema dei veri poveri per i quali lo Stato deve attivarsi ma che a loro volta devono essere impegnati tutti i giorni in lavori socialmente utili. Al pari di chi riceve sussidi pubblici come cassa integrazione e simili.


Noi, nel nostro piccolo di cittadini attivi, non abbiamo la forza di cambiare detto stato di cose ma sentiamo il dovere di pungolare informazione e politica su questi temi di verità, equità, solidarietà e positività che ci identificano ed appartengono come Associazione Culturale.

Quale politica e quali media avranno il coraggio di portare avanti, con forza ed urgenza, i temi da noi sollevati? La buona informazione, in particolare, è quella che deve essere al servizio del bene e dell' interesse comune e se c'è, che batta subito un forte colpo!

Prima che sia troppo tardi per il nostro Paese!


Tonino Esposito 🍏







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