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Intervista positiva con..


  1. Quale è il suo modello o eroe positivo?

    Non ho un’idea ben precisa di eroe, sicuramente con il passare degli anni è cambiata la mia visione della parola eroe. Quando ero piccola nei cartoni animati identificavo l’eroe, personaggio con capacità sovrannaturali che senza fare molta fatica e in poco tempo riusciva a risolvere tutti i problemi. Oggi l’idea di eroe è diversa, nella vita di tutti i giorni trovo esempi di eroi, una mamma che si trova sola ed è costretta a dividersi tra lavoro e cura dei figli oppure gli atleti presenti alle Paralimpiadi (anche se a loro non piace essere definiti tali) sono un grande esempio di eroi con storie di rinascita e di superamento delle difficoltà fisiche/intellettive.


  2. Quale è per lei la notizia italiana più importante degli ultimi sei mesi e perché?

    La notizia positiva che più mi ha colpita negli ulti sei mesi è il tentativo delle aziende di ridurre il gender gap per riuscire a raggiungere una situazione lavorativa in cui le donne possono ricevere lo stesso stipendio degli uomini


  3. Quale è per lei la notizia positiva internazionale più importante degli ultimi sei mesi e perché?

    La notizia positiva internazionale che più mi ha colpita è l’avvio della sperimentazione da parte dell’azienda tedesca BioNTech del vaccino contro il tumore al polmone. La sperimentazione avverrà in numerosi centri di ricerca distribuiti tra Spagna, Regno Unito, Turchia e altri stati.


  4. Se lei fosse il Direttore di un TG o di un giornale quanto spazio darebbe al racconto delle buone notizie e buone pratiche e perché?

    Se fossi la direttrice di un tg dedicherei il 60% dello spazio alle notizie positive. Purtroppo, quando si ascolta un tg si fa molta fatica a sentire notizie positive, spesso a quest’ultime viene dedicato il momento finale e solitamente si riferiscono ad argomenti di cultura e sport. Non mi capita mai di ascoltare il tg e sentire come notizia di apertura qualcosa di positivo sembra sempre che il mondo sia sull’orlo del precipizio e che non ci sia mai nulla di bello.


Matilde Giudici, studentessa di Scienze della Comunicazione presso l'Università Insubria di Varese e tirocinante presso la nostra Associazione Culturale.



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