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Maurizio Braggion

Il Gaslini di Genova e la scuola in Ospedale importante realtà del nostro Paese.





La Scuola in ospedale, diffusa nell'intero territorio nazionale, è una bella e importante realtà del nostro Paese. Al suo interno il docente rappresenta una sorta di “ponte” tra la famiglia e l’ospedale. A lui spetta il delicato compito di promuovere in un contesto non facile e particolare il diritto all'istruzione e al gioco. Otre ad assicurare agli alunni ricoverati in Ospedale pari opportunità, li dovrà mettere in condizione di: proseguire lo sviluppo di capacità e competenze, acilitando il loro reinserimento nelle scuole di provenienza e prevenendo eventuali situazioni di dispersione scolastica.

Nel parlare di scuola ospedaliera voglio fare riferimento alla sezione Ospedaliera dell'IC Stuŕla di Genova, scuola nella quale ho insegnato per molti anni.

Dal lontano 1976, quindi da 45 anni la Statale di Sturla è presente nell’Istituto Pediatrico “G. Gaslini” , all'interno del reparto 10, dove gli insegnanti, indossata la cappa colorata di giallo, verde o blu, fanno lezione ai bambini e ai ragazzi, dai più piccoli agli studenti di terza media, nell’aula allestita appositamente per lo studio, ma anche per il gioco, nel reparto citato.

L’organico della Scuola in ospedale del Gaslini comprende 18 insegnanti dell'infanzia, 7 docenti della primaria e 9 della secondaria di I grado.

La secondaria di II grado è invece in carico da pochi anni a una superiore, l' Istituto Montale, che interviene solo per gli alunni lungodegenti, con progetti personalizzati di Istruzione domiciliare/ospedaliera.


Interessante per conoscere meglio la realtà della sezione ospedaliera genovese, è riportare le parole di una docente della secondaria di I grado, Silvia Parigi , intervistata qualche tempo fa da "La voce di Genova.

"Ogni anno - ha detto l'insegnante- abbiamo tra i 500 e i 700 studenti d’età compresa tra gli 11 e i 13 anni. Il numero si triplica considerando tutti i bambini d’età inferiore. Si fa lezione a piccoli gruppi costituiti da chi è affetto da patologie che consentano di uscire dalla camera, altrimenti si fa da letto e anche per un giorno, se i genitori lo richiedono. Alcuni bambini, specie di terza media, arrivano già con i libri o si fanno le domiciliari, generalmente riservate a quei pazienti che arrivano da fuori Genova e che invece di essere ospedalizzati sono collocati in strutture esterne, insieme alle famiglie, perché la tendenza è quella di fare stare il meno possibile i pazienti all’interno del Gaslini, per poter vivere più serenamente la malattia".


Al Gaslini sono stato molto legato, come docente. Nella sua Aula Magna ho infatti presentato per ben 14 anni il giornale scolastico SturlaNews, prima StrozziNews (nella cui redazione erano inseriti pure i nostri studenti della sezione ospedaliera), e nel 2019 ho organizzato con Tonino Esposito, Presidente della nostra Associazione l'importante evento di Bright Side "Genova Lanterna di Positività" con ospiti di rilievo come Alberto Diaspro, Donatella Bianchi, Gian Giacomo Schiavi, Francesco Morace, oltre ai volontari di Ponte Morandi e di Comieco e, in video, Carola Stagnaro e Valeria Cagnina.


Maurizio Braggion

Condirettore del TG delle Buone Notizie







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