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Il bene comune ha molto a che vedere con la sicurezza e viceversa.

di Benedetta Cosmi


A proposito di “Sicurezza urbana”, il Dott. Tullio Mastrangelo, già comandante del Corpo di Polizia Locale di Milano, ospite al mio Rotary ha parlato come se avessimo invitato un architetto, è stato bellissimo sentire raccontare la città con una visione del genere, dove prima che reprimere si può prevedere la finale destinazione d'uso delle forme e degli spazi.

Il bollettino della serata riporta «fondamentale importanza il design urbano che può sia peggiorare la sicurezza - se fatto senza criterio - o molto migliorare, se realizzata bene. Altresì importante la presenza di piccoli commerci nel tessuto urbano che favorisce la coesione sociale ed allontana la microcriminalità.

Si auspica un coinvolgimento delle forze dell’ordine nella progettazione delle aree urbane. Viene dato come esempio l’abbandono dei pericolosissimi sottopassi, da sostituire con sovrappassi trasparenti».

Pensate che richiesta rivoluzionaria! Il capo della Polizia che non chiede (tanto) risorse per sé stessi, persone, armi, chiede di essere coinvolti nella progettazione. È questo è il più bel messaggio di bene comune che intendo rilanciare.

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