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anna proserpio

Come tutti gli altri

“Volevo solo essere come tutti gli altri”.

Per questo Eloïse voleva lavorare.

Ma per lei era stato difficile anche solo prendere il diploma. E sua madre, Cécile, aveva dovuto combattere contro la burocrazia, i pregiudizi, e amministrazioni a volte cieche e sorde davanti ai bisogni delle persone.

Una battaglia per far valere i diritti di Eloïse, che come tutti gli altri ha il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro.

E dopo mille sforzi, finalmente un anno fa Eloïse ha preso il suo diploma. A quel punto, come tutti, ha iniziato a mandare il suo curriculum, sperando almeno in un colloquio di lavoro.

Ma Eloïse ha la sindrome di Down, e in un momento in cui trovare lavoro è difficile per tutti, per lei lo è ancora di più.

Fino a pochi giorni fa. Quando una biblioteca di Carpentras in Provenza, dove abita Eloïse con la sua famiglia, ha offerto alla ragazza un contratto a tempo indeterminato.

Una grande rivincita per Eloïse, una gioia incredibile per Cécile, che ancora ricorda quando appena nata, i medici le annunciarono che tra le altre cose Eloïse non avrebbe mai potuto leggere.

E invece ora Eloïse lavora in una biblioteca.

Mai smettere di sognare.

Mai porre limiti ai propri sogni, perché ogni tanto si avverano…


A cura della farfalla della gentilezza


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